Le strategie di accrescimento, in ambiente naturale, di un giovane albero sono volte a conquistare la luce e a "uscire" il più velocemente possibile dal livello erboso-arbustivo (quello più prossimo al suolo) che lo circonda, vincendo la concorrenza delle altre specie vegetali. Durante la fase giovanile, la pianta attuerà quindi una mirata gestione delle proprie risorse per ottenere un rapido sviluppo soprattutto in altezza (crescita del tronco in senso verticale). Solo durante la fase adulta si osserverà anche una crescita in larghezza dell'esemplare, che cercherà di "rubare" spazio a eventuali concorrenti, utilizzando le sue risorse per l'ingrossamento del tronco e l'emissione di rami con sviluppo orizzontale. Infine, nella fase senescente l'albero ricerca il consolidamento e mantenimento delle dimensioni raggiunte. Questo a grandi linee poiché, in realtà, gli stadi di accrescimento di un albero si suddividono in dieci fasi morfologiche distinte, comprendenti anche i momenti di crescita "misti" (corrispondenti soprattutto al passaggio da una fase all'altra) nelle quali la pianta sviluppa contemporaneamente due differenti tipologie di sviluppo, non sempre facilmente descrivibili e riconoscibili.
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Un leggero intervento di potatura, volto all'eliminazione dei rami secchi oppure spezzati, può essere eseguito in ogni periodo dell'anno. Diversa è invece la questione se si intende effettuare una potatura più consistente. In questo caso, il flusso di linfa (energia della pianta) può diventare un elemento che vanifica o accentua la reazione al taglio che andiamo ad eseguire.
Nel periodo autunnale, la linfa migra dalle parti più esterne della pianta (chioma) in direzione delle radici (riposo vegetativo); viceversa, nel periodo primaverile essa ritorna con forza dalle radici verso le gemme apicali (risveglio vegetativo). L'asportazione di un ramo a fine autunno-inverno non riduce la forza della pianta in quel punto, poiché la sua energia è immagazzinata nelle radici ed è pronta ad esplodere a primavera sotto forma di numerosi ricacci. Al contrario, se lo stesso taglio si esegue poco prima dell'emissione delle foglie limitiamo di molto la reazione al taglio poiché andiamo a privare il vegetale di parte della linfa in circolazione.
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